
Corona Arch, Utah: l’imponente arco naturale vicino Arches National Park
Il Corona Arch è una delle attrazioni più belle e imperdibili di tutto lo Utah. Una vera meraviglia della natura, un imponente arco di arenaria rossa alto 30 metri che spicca solitario all’interno di un paesaggio altrettanto mozzafiato. Raggiungerlo è piuttosto semplice ma, nonostante la sua posizione sia privilegiata dalla vicinanza ad Arches National Park (di cui non fa parte), risulta inspiegabilmente poco visitato. Io stessa l’ho tralasciato durante il mio primo viaggio alla scoperta dello Utah, andandoci però davvero vicinissima, attirata da una ferrovia che attraversa il canyon che si trova lungo il trail del Corona Arch e che vi mostro nell’articolo. E cosa ho fatto quindi? Ho deciso di tornarci appena un anno dopo e di includerlo finalmente nel mio itinerario.
Scopriamo quindi perché dovreste assolutamente inserire il Corona Arch all’interno del vostro viaggio, fidatevi…non ve ne pentirete.
Come potete vedere dalla mappa qui in basso raggiungere il Corona Arch è piuttosto semplice. La strada che dovrete percorrere per arrivare all’inizio del trail è la Potash Road (UT-279), una strada panoramica di straordinaria bellezza. Credetemi se vi dico che si tratta di un’attrazione vera e propria che non dovete assolutamente saltare, anche se doveste decidere di non visitare il Corona Arch. Comunque vi parlerò meglio della Potash Road in un altro articolo.
Sia che partiate dalla città di Moab o che siate di ritorno da una giornata passata ad Arches National Park, vi consiglio di inserire come destinazione su Google Maps “Corona Arch trailhead”. Questo vi permetterà di arrivare esattamente al parcheggio da cui parte appunto il sentiero di quasi 2 km che vi porterà al Corona Arch. Vediamolo quindi nel dettaglio.
Il TRAIL NEL DETTAGLIO: SCOPRIAMO ANCHE IL BOWTIE ARCH
La ferrovia del Bootlegger Canyon
Come vi anticipavo, durante il mio primo viaggio nello Utah nel 2018, sono arrivata vicinissima a scoprire il Corona Arch. Quello che mi aveva portata fin lì era una ferrovia che attraversa il Bootlegger Canyon scoperta davvero per caso guardando un video di Marco Mengoni (ebbene sì). Vi lascio il video qui in basso e vi consiglio di guardarlo perché è stato girato interamente nello Utah e vi mostrerà dei paesaggi meravigliosi. In particolare la ferrovia di cui vi parlo, quella che si trova all’inizio del trail del Corona Arch, potete guardarla al minuto 3:40.
Ora ditemi, non è bellissima? Non vi dico quanto tempo c’è voluto per trovarla guardando semplicemente quel video. Ho passato ore su Google Maps perché di fatto poteva trovarsi ovunque. Quindi, sempre nel 2018, una volta arrivata lì ero così presa da questi binari da dimenticarmi completamente del Corona Arch. Una volta tornata a casa non potevo credere di aver saltato sul mio itinerario una meraviglia del genere e quindi l’anno successivo non me lo sono fatta scappare.
Il sentiero
Il trail che porta al Corona Arch è lungo circa 1.9 km sola andata ed è classificato come “moderate” in quanto a difficoltà. È ben contrassegnato dai “cairns”, una serie di pietre impilate l’una sull’altra che servono proprio per indicare la strada e che troverete in qualsiasi trail negli USA. Partendo dal parcheggio, dopo una prima salita e dopo aver attraversato i binari, il trail prosegue in piano per diverse centinaia di metri. La passeggiata è semplice ma considerate le alte temperature estive vi consiglio di affrontare il sentiero la mattina presto o nel tardo pomeriggio. Verificate sempre gli orari di alba e tramonto così da poter pianificare al meglio i vostri spostamenti, io utlizzo il sito time and date perché è molto preciso.
Passata questa prima parte in piano il sentiero diventa leggermente più difficoltoso. Incontrerete dei cavi a cui aggrapparvi perché la strada sarà per un breve tratto leggermente inclinata. Reggetevi se pensate di doverlo fare ma soprattutto alzate gli occhi perché da questo punto riuscirete già a vedere il Corona Arch. Poi arriverete a delle scale in ferro e a dei “moki steps”, dei gradini scavati verticalmente nell’arenaria tipici in tutto il Southwest. Anche qui è presente una corda che vi agevolerà nella salita ma soprattutto nella discesa che, come potete vedere dalle foto, è un po’ più difficoltosa.
Il Bowtie Arch
Prima di arrivare al Corona Arch vi troverete di fronte a un altro arco, il Bowtie Arch. Si tratta di un “pothole arch”, un arco che ha origine da una “buca” formatasi da un accumulo di acqua che fa collassare la roccia di arenaria. Il risultato è un arco che ha più l’aspetto di un ponte o di una grotta.
Proseguite poco più avanti, il Corona Arch dista solamente qualche decina di metri.

Bowtie Arch
IL CORONA ARCH
Siete finalmente arrivati al Corona Arch e sono sicura che rimarrete estasiati, io è esattamente così che mi sono sentita. Si tratta di un arco davvero imponente con i suoi 30 metri di altezza e quasi 43 di largehzza. Viene chiamato anche “Little Rainbow Bridge” per la forma che ricorda un arcobaleno ma soprattutto per la sua somiglianza con un altro arco dello Utah, il “Rainbow Bridge” alto ben 88 metri e largo 83. Sola a me il Corona Arch ricorda invece la proboscide di un elefante?
Vi consiglio di avvicinarvi e passare sotto l’arco perché la sensazione che si prova alzando gli occhi con il cielo che fa da sfondo è davvero indescrivibile. Andate anche dal lato opposto rispetto a dove siete arrivati per ammirare l’arco da un’altra prospettiva e per esplorare anche l’ultimo tratto accessibile di quell’area. Sappiate inoltre che trovandosi al di fuori da un parco nazionale è possibile far volare un drone. Noi l’abbiamo fatto e abbiamo relizzato delle riprese magnifiche anche della parte superiore dell’arco che chiaramente non è visibile dal basso.
Per tornare indietro non dovrete fare altro che ripercorrere il trail al contrario. Vi lascio un po’ di immagini scattate ad Agosto 2019, noi abbiamo visitato il Corona Arch di mattina e la visibilità era ottima.
Fatemi sapere nei commenti se ci siete già stati o se avete deciso di inserirlo nel vostro prossimo viaggio negli Stati Uniti.